La buona notizia è che l’investimento più corposo, quello da quasi 100 milioni di euro, è – almeno al momento – salvo. Si tratta del Pinqua, il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare nell’ambito del quale il progetto lametino, che potrebbe davvero cambiare volto alla città, è stato ammesso tra le 8 proposte “pilota” selezionate in tutta Italia. La misura a cui fa riferimento non è tra le nove che il governo ha proposto di definanziare nella proposta di revisione del Pnrr inviata nei giorni scorsi a Bruxelles. Una sorte diversa però potrebbe toccare a un altro intervento, di entità minore ma pur sempre consistente, che rientra negli investimenti di rigenerazione urbana finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si tratta del progetto da 10,9 milioni di euro che riguarda proprio l'area centrale del Municipio di via Perugini e l'area adiacente della piazza davanti alla chiesa di San Benedetto. Nel Piano triennale dei lavori pubblici il 2023 è indicato come l’anno in cui si prevede di dare avvio alla procedura di affidamento e in effetti, come ha confermato alla Gazzetta del Sud lo stesso assessore comunale Francesco Stella (che tra le altre detiene le deleghe a Pianificazione territoriale e urbanistica e Pianificazione nuove opere) è già in fase avanzata, tanto che la gara è stata aggiudicata e si è arrivati alla stipula dei contratti. I lavori insomma potrebbero anche partire a breve, se non fosse che la misura e l’investimento del Pnrr a cui fa riferimento questo progetto (M5C2I2.1) è, secondo quanto si legge sul sito del Dipartimento per le Politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, tra quelle «per le quali – recita la scheda sintesi della Cabina di regia dello scorso 27 luglio – si propone il definanziamento dal Pnrr». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro