È bastata una nota del consigliere regionale Ernesto Alecci per far saltare il tappo alle frizioni che ormai da mesi agitavano il Pd catanzarese. Lo scontro tra le due anime del partito è ormai aperto: da una parte Fabio Celia segretario cittadino dimissionario, dall’altra la componente della direzione nazionale Jasmine Cristallo punto di riferimento in città della segretaria Elly Schlein. La Cristallo aveva manifestato apertamente il proprio dissenso all’intervento di Alecci che aveva proposto a Celia di restare segretario fino al nuovo congresso. La replica di Celia è stata pesantissima e sul piano personale. Il capogruppo del Pd riferendosi alla Cristallo ha parlato di «carriera politica costruita sul nulla». Per Celia sarebbe uscita «allo scoperto dopo mesi di strategie “carsiche” portate avanti con il manipolo di noti fedelissimi che ne condividono la brutta sorte dell’assoluta marginalità in termini di consenso elettorale, ma per la disarmante pochezza, professionale e politica, di un sedicente personaggio pubblico di cui però non si conosce ad esempio una qualunque attività lavorativa svolta… fuori dal tubo catodico». Celia pone alcuni interrogativi sull’incarico ottenuto dalla Cristallo nel partito chiedendosi se sia «frutto di cooptazione». Inoltre il segretario uscente si chiede se stia «preparando il terreno per ottenere un posto blindato in un listino per il Parlamento», e ancora se stia pensando «di conquistare il vertice del Pd a Catanzaro in combutta con un gruppetto di iscritti che, al pari di lei, incontrerebbero notevoli difficoltà anche a farsi eleggere capo-condomino».
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