A caccia di voti per licenziare il Dup e per poi approvare il bilancio di previsione, conditio sine qua non per evitare che l’amministrazione Mascaro concluda anzitempo il suo mandato. Doppio step da cui maggioranza e governo comunale non possono uscire perdenti: se ciò succedesse l’ente sarebbe nuovamente commissariato e i lametini potrebbero votare per il nuovo sindaco e la nuova assemblea cittadina nella primavera del 2025. Già per i prossimi giorni si attende la nuova convocazione per approvare il Dup (Documento unico di programmazione) 2023/25 che nella seduta consiliare di venerdì scorso non è passato in quanto la maggioranza non aveva i numeri; a fare da “stampella” all’amministrazione è stato Ruggero Pegna, consigliere di minoranza, che con il suo voto di astensione ha consentito che il governo comunale rimanesse in piedi, anche se “puntellato” e con un equilibrio a dir poco precario. La maggioranza è infatti profondamente spaccata: Annalisa Spinelli mantiene fede al suo proposito di fare da “bastian contrario”; Alessandro Saullo ha disertato da mesi i lavori consiliari, venerdì scorso è comparso in aula solo per votare il presidente dei revisori dei conti ma non c’era al momento di votare il Dup. Assente anche un altro consigliere di maggioranza, Giovanni Saladini, che recentemente ha aderito al partito di “Noi Moderati”, compagine politica guidata a livello nazionale da Maurizio Lupi e di cui fa parte l‘ex parlamentare lametino Pino Galati che ricopre il ruolo di vicepresidente vicario. Sì proprio l’inossidabile Galati che, a quanto pare, torna a dettar legge nell’agone della politica locale schierandosi apertamente contro l’Amministrazione in carica. Sono ormai lontani i tempi in cui l’ex deputato sosteneva apertamente la candidatura di Paolo Mascaro a sindaco della città.