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Melissa, non si parla dell’inchiesta: l’opposizione lascia l’aula

La minoranza contesta al presidente dell’assemblea di aver rifiutato il dibattito sul rinvio a giudizio del sindaco

Il rinvio a giudizio del sindaco Raffaele Falbo (per il reato di concussione aggravata dall’aver favorito una cosca di ’ndrangheta, accuse che Falbo respinge) , ha inevitabili ripercussioni nella vita politica melissese. «La situazione che si è venuta a determinare – osserva l’ex sindaco Pd, Edoardo Rosati, che siede nel consiglio nei banchi dell’opposizione insieme a Cataldo Malena, Maria Carmela Malena e Antonio Catricalà – ci preoccupa per le ricadute negative della vicenda giudiziaria sull’immagine della comunità melissese». Rosati chiarisce sostenendo il principio di presunzione di innocenza, «la volontà di non volere speculare sulla faccenda – lo ha ribadito in consiglio venerdì il capogruppo di minoranza “Insieme di cresce” – e l’umano auspicio, che Falbo riesca a chiarire la sua posizione nelle sedi preposte». L’ex segretario provinciale della Cgil, sembra intenzionato a riconfermare la sua candidatura a sindaco ma rischia di passare i prossimi mesi sulla graticola. Incassata la solidarietà, umana, Falbo, ha registrato pero l’abbandono dell’Aula da parte dell’opposizione.

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