Approderà nella prossima seduta di Consiglio comunale convocata per la prossima settimana il nuovo Regolamento per il funzionamento dei lavori dell’aula. Un cammino di svecchiamento del precedente strumento, risalente al 2002 e poi aggiornato nel 2012 e nel 2015, ma ormai non più rispondente alle recenti evoluzioni normative. L’ultima versione dovrà essere approvata a maggioranza assoluta, come previsto dal Tuel, ma non dovrebbero esserci difficoltà di sorta, considerato che al regolamento hanno lavorato tutte le forze politiche in maniera bipartisan. Del resto, stabilire le regole di base del Consiglio è un terreno che non può che essere comune. E sin dalle prime battute questa caratteristica si è vista: dal gruppo di lavoro formato da Antonello Talerico (maggioranza) e Marco Polimeni (opposizione) ai confronti nella commissione Affari generali, che hanno portato a diverse modifiche rispetto alla bozza originaria. In questo cammino, un costante dialogo e revisione con gli uffici e con la segretaria generale. La versione definitiva conferma in sostanza quanto riferito su queste colonne nelle passate settimane: dalla possibilità di permettere ai consiglieri la partecipazione a distanza in casi particolari fino al riassetto delle commissioni permanenti. Una volta entrato in vigore il nuovo regolamento, in effetti, il presidente del Consiglio comunale convocherà la conferenza dei capigruppo e i componenti delle commissioni per decidere sulla ricostituzione e nuova composizione degli organismi consiliari alla luce delle modifiche disposte dal provvedimento; si dovrà altresì procedere all’elezione di presidenti e loro vice nelle singole commissioni.
I gettoni
Proprio tali organismi sono stati al centro dell’attenzione per diverso tempo, dopo l’inchiesta Gettonopoli che ha impresso un’accelerazione al rinnovo del regolamento. Ma nel complesso la riorganizzazione non ha portato a stravolgimenti particolari: le funzioni di segretario verbalizzante sono svolte da un dipendente comunale ma nel caso in cui non vi sia disponibilità sarà un membro della commissione a occuparsene; quanto alla maturazione del gettone di presenza, come anticipato, non viene stabilito alcun tempo minimo ma si parla di «effettiva e documentata partecipazione alle sedute».