I servizi sono pressoché inesistenti, le tasse arrivano alle stelle, il canone idrico è aumentato di quasi il 9% nell’ultimo anno, ma i costi della politica continuano a lievitare e con il nuovo anno sono attesi ulteriori aumenti. Prosegue la pioggia di… gettoni a Palazzo “Luigi Razza”. Nel solo mese di ottobre, per il solo Consiglio comunale, la spesa è stata di quasi 41mila euro. Cifra che si differenzia di poco rispetto a quella dei mesi precedenti. D’altronde, un eletto guadagna ormai fino a 1.598 euro mensili, a dispetto dei 929 euro percepiti prima degli ultimi aumenti, ormai risalenti ad un anno e mezzo fa. A calcoli fatti, l’Aula della pubblica assise, infarcita di commissioni spesso inutili, nelle quali ci si dà il cambio per arrivare tutti allo stesso “stipendio” o quasi, recuperando eventuali assenze che inciderebbero sul gettone, costa un capitale. La spesa per i consiglieri, infatti, dai 25mila euro mensili è schizzata a 38-40mila euro. Facendo due calcoli e non serve per questo una cattedra universitaria, per un anno, il solo Consiglio comunale costa mezzo milione di euro, rispetto ai 300mila euro che, pressappoco, si elargivano prima che arrivassero gli aumenti. Peccato che non sono aumentate le proposte, che ad esprimersi in Aula sono sempre gli stessi, che la partecipazione alle Commissioni consiliari è nutrita mentre alle assemblee cittadine, di sovente bisogna attendere la seconda convocazione. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro