Tornano ad agitarsi le acque in Consiglio comunale. In coincidenza con l’ultimo mese dell’anno e con l’arrivo delle ultime delicate pratiche della consiliatura targata centrodestra e soprattutto, targata Maria Limardo, ecco che nuove minacciose nubi si affacciano all’orizzonte per la maggioranza. Negli ultimi giorni, l’idea di presentare una mozione di sfiducia che si era fatta molto concreta sul finire dell’estate, dopo il rimpasto nell’esecutivo con la defenestrazione di Città Futura, è ritornata d’attualità. Da più parti si torna a ventilare la possibilità che la prima cittadina possa essere fermata anzitempo, magari dopo l’approvazione di tutte quelle pratiche di bilancio, finalizzate a garantire il funzionamento della macchina amministrativa per qualche mese. Un po’ quello che è accaduto con Elio Costa, “sfiduciato” dai consiglieri della ex maggioranza che si dimisero in massa nel gennaio 2019. Ebbene, la mozione di sfiducia, in questo caso, partirebbe dal Movimento Cinquestelle ma non è da escludere che, prima ancora che arrivi a compimento, venga fatta propria con i consueti aggiustamenti, dalle altre forze di opposizione. C’è però una sorta di tatticismo che sembra imperare in questa fase. Leggi l'articolo completo nell'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro