«Nicola Fiorita "regala" alla città il bilancio dell' attività svolta fino a questo momento. Lo fa coinvolgendo il mondo del cinema e quello dell' arte, dimenticando però di citare il genere comico che più opportunamente caratterizza la lunga analisi esposta. Se Fiorita ha tolto la Città dal "torpore in cui era caduta e dal senso diffuso di rassegnazione", una domanda mi sorge spontanea. Perché anche coloro che non mi hanno sostenuto, oggi mi fermano per le strade offrendomi apprezzamento e affetto?». Lo ha affermato, in una nota, l'ex sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, dopo il bilancio di fine anno del sindaco Nicola Fiorita.
«Per quel che riguarda, invece, la "montagna di debiti e contenziosi lasciati in eredità” mi ero reso disponibile, tempo fa, a fare un chiarimento pubblico - ha evidenziato Abramo - in modo che tutti potessero farsi un'idea reale della situazione, ma il mio successore non ha mai voluto approfittare di questa ghiotta occasione per smentirmi se avesse avuto i contenuti e la competenza per farlo. Quello di continuare a dire bugie non è un atteggiamento molto natalizio, visto il periodo, e mi chiedo anche come sia possibile organizzare il Capodanno o pensare di elargire cospicue somme di denaro ad associazioni se il Comune è ricoperto da debiti. I trenta punti del sindaco, che del sindaco non sono per circa l' 80%, prendono il via con un momento di fantasia per proseguire con svariati altri attimi che fanno accapponare la pelle, mentre quel che temporalmente ricade nell' attività della nuova Amministrazione (es. stadio e ricucitura lungomare) è stato possibile realizzarlo attraverso i finanziamenti ottenuti grazie all' impegno del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso».
«Non entro ulteriormente nel merito - ha concluso Abramo - perché alcune esagerazioni si commentano da sole e non serve che io mi impegni a chiarire una situazione diventata surreale, ma rimango ben volentieri disponibile a chiarire pubblicamente la genesi dei punti che magicamente hanno cambiato paternità. Chiedo scusa se ogni tanto sono costretto a queste uscite, ma ribadisco che non si può tacere quando ciò che si legge o si ascolta è troppo per essere tollerato con la consueta educazione che mi contraddistingue. Alla mia città e ai miei cittadini auguro semplicemente un anno felice. Vi abbraccio tutti con immutato ed infinito affetto».
Caricamento commenti
Commenta la notizia