«Una pagina nuova per Vibo che merita decisamente di più, dopo 15 anni di malgoverno della destra». È Elly Schlein a lanciare, in una piovosa domenica di febbraio, la campagna elettorale di Enzo Romeo, nella suggestiva cornice di Palazzo Gagliardi, la residenza monumentale per antonomasia della città. E le sue parole vengono accolte da applausi scroscianti del popolo del centrosinistra che sfida il freddo e la pioggia di una giornata invernale ed arriva copiosa nell’atrio della residenza simbolo della cultura, nel cuore del centro storico. Non usa giri di parole o perifrasi di sorta la segretaria del Pd: «Qui si gioca una partita importante per il futuro dei vibonesi. Dopo 15 anni difficili dobbiamo riprovare a costruire una speranza». In che modo? «Puntando anzitutto sulla competenza perché noi i candidati non li scegliamo valutando l’appartenenza ma le loro capacità». Il tutto mentre dall’altra parte «sembra siano ancora confusi sulla figura su cui puntare, forse perché condividono un giudizio negativo rispetto ai cinque anni d’amministrazione che stanno per andare in archivio». Una frecciata all’indirizzo della sindaca Maria Limardo e dei suoi alleati che, proprio in queste ore, stanno decidendo se mettere da parte il primo cittadino. Ma soprattutto la consapevolezza di dover contrapporre un’alternativa credibile «a una destra che è ossessionata dall’immigrazione e non vede l’emigrazione copiosa da una terra come questa che continua a perdere i propri giovani». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria