Non è proprio tempo di bonaccia, ma i marosi dei giorni scorsi sembrano essersi pacati. La Giunta comunale al completo ha approvato il Documento unico di programmazione, l’atto propedeutico e fondamentale all’approvazione del bilancio triennale di previsione che dovrà avvenire inderogabilmente entro la fine del mese di marzo.
Ma anche se sulla superficie di navigazione non sembrano esserci increspature del moto ondoso, non vuol dire che sotto il pelo dell’acqua le correnti non provino a trascinare la barca alla deriva. Alti e bassi, insomma, nei rapporti politici interni alla maggioranza. E non è un caso che proprio in questi giorni siano più frequenti o significativi, perché sullo sfondo ci sono questioni di carattere politico-elettorale e quindi di posizionamento nello scacchiere locale e regionale; questioni che non possono non avere riflessi anche sull’amministrazione del Comune capoluogo di regione.
Come detto, però, l’approvazione del bilancio è uno snodo fondamentale per la prosecuzione dell’esperienza amministrativa voluta dai catanzaresi appena venti mesi fa. Se, per restare in tema marinaro, lo scoglio non dovesse essere superato, difficilmente tutti i protagonisti dell’attuale amministrazione avranno occasione di ripresentarsi in maniera credibile all’elettorato. Probabilmente neanche se provassero con complicate operazioni di maquillage politico o attribuendosi la paternità di aver “staccato la spina” per senso di responsabilità.
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