Osservazioni degli architetti sul Psc di Catanzaro: «Aumenta il consumo di suolo»

La via del confronto sui contenuti è quella su cui si sta giocando la partita del Piano Strutturale Comunale. Ad essere coinvolti, da un lato l’amministrazione comunale con la vicesindaca e assessora all’Urbanistica, Giusy Iemma, e dall’altro i tecnici e i professionisti dell’urbanistica e dell’edilizia catanzaresi. La piattaforma della Conferenza di programmazione sarà attiva ancora per circa un mese, ma intanto gli architetti, i geometri e i periti industriali hanno inteso promuovere un incontro con il Comune e lo studio di progettazione Dinale, che ha redatto il preliminare del Psc approvato nei mesi scorsi, per affrontare assieme l’analisi del documento. Incontro in cui il presidente dell'Ordine degli Architetti della provincia di Catanzaro, Eros Corapi, ha voluto sottolineare l'importanza di un approccio collaborativo e costruttivo al documento per giungere alla definizione ottimale dello strumento che determinerà il futuro di Catanzaro.
Dall’approvazione del preliminare del Psc da parte della Giunta, i professionisti hanno dato vita ad un gruppo di lavoro composto da «urbanisti e architetti che si occupano di urbanistica» che ha licenziato un documento ricco di osservazioni e valutazioni sul Psc che pone interrogativi sul fallimento del piano precedente e sul futuro del capoluogo: il piano precedente, infatti, prevedeva una crescita demografica (fino a 120mila abitanti) che non solo non è avvenuta, quanto la città ha visto crollare la sua popolazione residente fino a circa 84mila persone. Circostanza che deve indurre a un ripensamento degli strumenti urbanistici anche in funzione della mutata condizione sociale e delle nuove abitudini di spostamento, consumo e fruizione degli spazi derivanti dalla stagione della Covid-19.