Catanzaro, Crotone, Vibo

Mercoledì 27 Novembre 2024

Vibo? Il futuro è nei "progetti". Ecco la ricetta di Roberto Cosentino

La pulizia delle liste? «Un prerequisito. Chi rappresenta i cittadini non può avere scheletri negli armadi». I fondi non spesi dall’amministrazione? «Prima bisogna leggere le carte». La città da proiettare verso il 2030? «Un nucleo urbano nel quale si riscopra il senso di comunità». E le ingerenze della solita politica sulla sua candidatura? «Rispetto tutti, ma ritengo di avere l’autorevolezza e la credibilità necessaria per gestire la cosa pubblica nell’interesse esclusivo dei cittadini. Saprò dire dei “sì” e dei “no” a momento debito». Roberto Cosentino, 52 anni, dirigente generale alla Cittadella, con la passione per la radio, schierato dal centrodestra per il dopo Maria Limardo, si presenta così. Parla alla Gazzetta del Sud con la schiettezza di chi «ha compiuto una scelta senza calcoli. In quel caso sarei rimasto in Regione dove – spiega – ho lavorato con tre diversi governatori, Oliverio, Santelli e Occhiuto, senza problemi». Pur essendo l’espressione per la burocrazia, con la passione per la comunicazione, specie in radio, l’aspirante primo cittadino entra subito in medias res. Partendo dallo stato dell’arte, di una città «nella quale l’impressione è stata che si sia andati avanti in questi anni, Maria Limardo si è spesa molto, mi chiedo soltanto se sia stata una strategia, se la mole di lavoro messa in campo sia stata inserita – spiega – in una visione precisa di comunità». Da Catanzaro, «dove opero quotidianamente mi si fa spesso notare una Vibo un po’ isolata, un po’ emarginata rispetto alla Regione». Ed è proprio «dalla Cittadella che bisogna ripartire – chiarisce Roberto Cosentino – perché lì bisogna captare progetti di ogni genere in tutti i settori. Lavori pubblici, Ambiente, Cultura, Welfare. Già, il Welfare, un settore che meriterebbe un’attenzione particolare da parte degli uffici e della politica». L’uomo nuovo del centrodestra sembra essere rimasto positivamente sorpreso dai primi contatti «ancora da burocrate», con i partiti: «Forza Italia e Fratelli d’Italia – sottolinea – mi hanno trasmesso un senso di coesione e condivisione». E la Lega? «Ci sono interlocuzioni in corso per capire quale voce prevarrà all’interno del partito. L’obiettivo è di allargare il perimetro della coalizione, ma non dobbiamo stare insieme a tutti i costi. Dobbiamo stare bene insieme». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro 

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