Dovrebbe rappresentare l’alternativa al bipolarismo consolidato da decenni ma si sta trasformando in un campo di battaglia difficile da gestire anche per veri e propri professionisti delle trattative preelettorali. Tra tanti leoni in gabbia e qualche professionista disorientato ancora sul da farsi, il centro, o meglio, il polo civico, sta palesando le sue prime innegabili difficoltà a venir fuori dall’impasse di un documento ancora da sottoscrivere.
E addirittura, quando il cerchio sembrava chiuso, una nota con nomi e cognomi dei principali attori già circolava qualche pomeriggio addietro, qualcosa improvvisamente si è rotto. Da quel momento, un giocattolo che sembrava funzionare abbastanza bene, rischia di essere danneggiato irrimediabilmente. Tanto che ieri molto è stato rimesso in discussione da una delle componenti del tavolo. Quale? Proprio Umanesimo sociale, l’associazione di riferimento dell’ex primario di Neurologia dello Jazzolino Domenico Consoli che a lungo, nei mesi scorsi, ha dialogato senza successo con il centrosinistra, rompendo prima con il Pd e poi con M5S e Liberamente Progressisti.
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