Tengono banco i Progetti di Vita, nell’Aula di palazzo “Luigi Razza”. Progetti di vita, sotto varie forme, ed in relazione a vari finanziamenti ed a differenti decreti. È ormai noto che Tar e Consiglio di Stato abbiano obbligato il Comune ad agire in tre distinte occasioni. Meno nota, ma certamente assai significativa è la mancata dotazione del Fondo per l’inclusione a favore di persone con disturbo dello spettro autistico, prevista dal D.G.R. 161/2023. Fondo che prevedeva una dotazione di 50 milioni di euro annui, per ben due anni, 2022 e 2023, dunque, 100 milioni di euro complessivamente, a favori di tale genere di disabilità. E infatti, la Regione aveva approvato un decreto il 29 luglio 2022 con cui stanziava un importo di 3.130.000 euro, di cui altre città – basti pensare a Paola e Villa San Giovanni – hanno subito fatto tesoro. A quel provvedimento sarebbe seguito, da parte della Cittadella, un decreto del successivo 2 ottobre, che prevedeva l’approvazione di un apposito schema di manifestazione di interesse, per sostenere e finanziare progetti a favore di persone con disturbo dello spettro autistico. Magari coinvolgendo anche il terzo settore e le aziende sanitarie. Ebbene, come si è comportato palazzo “Luigi Razza” dinanzi a questa potenziale opportunità? A spiegarlo, alle consigliere Lorenza Scrugli e Laura Pugliese, che lo hanno chiesto con un’apposita interrogazione, è stato l’assessore alle Politiche sociali Lillo Scionti: «Il Comune – ha esordito – ha approvato un’apposita manifestazione di interesse con una determina dirigenziale del 15 novembre. Quindi, con una determina del 30 novembre 2023 è stata nominata una commissione per la valutazione delle istanze di coprogettazione. Il successivo 20 dicembre – ha precisato Scionti – si è constatato che era arrivata una sola istanza, dichiarata inammissibile». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro