Un piano per consegnare alla città una Catanzaro Servizi rinnovata, risanata e capace di essere utile e di produrre utile. Quello consegnato nei giorni scorsi dall’amministratore unico Gianluca Silipo all’ufficio Partecipate di Palazzo De Nobili è un piano industriale ma anche strategico finanziario, perché in esso sono contenuti non solo gli aspetti squisitamente gestionali ma sono indicati anche i profili finanziari attuali, le possibili evoluzioni e tutte quelle potenziali variabili di fronte alle quali vengono altresì indicate le azioni da attuare di volta in volta. Silipo confida intanto che il piano «trovi l’apprezzamento del socio, il Consiglio comunale, che deve tornare a esprimersi sulla sua società partecipata. Catanzaro Servizi è uno strumento dell’amministrazione per i cittadini, per questo auspico una discussione approfondita in Aula sui contenuti e sulle azioni indicate nel documento». Le linee operative sono quelle già anticipate nei mesi scorsi, Silipo parla di «pilastri»: ristrutturazione economica e finanziaria, consolidamento e prima fase di espansione, piena espansione dell’attività aziendale; in parallelo corre poi la riorganizzazione gestionale con l’adeguamento alla legge 231 del 2001, «importante punto di svolta per la gestione e il controllo di un’azienda pubblica». L’analisi Si parte intanto da una situazione che appare critica sotto il profilo della liquidità, che assieme agli altri aspetti analizzati dalla società Lloyd & Moore srl portano a una valutazione globale da A-, frutto di performance positive (anche da tripla A) in tutti gli ambiti gestionali a esclusione, appunto, della liquidità. L’obiettivo è quello di creare un’azienda solida, operativa, in grado di generare ricavi per il Comune e anche capace di espandere il proprio raggio d’azione. Il piano, sottolinea Silipo, è costruito in modo tal da poter essere sottoposto a verifiche intermedie, così da poterlo eventualmente adeguare di volta in volta «in maniera virtuosa». A suo avviso così Catanzaro Servizi potrebbe dare un valore aggiunto all’amministrazione sia in termini prestazionali che economici. Se i pilastri sono tre, è anche vero che sono comunque interdipendenti: il risanamento duraturo arriva con nuovi servizi e maggiori ricavi tali da rendere sostenibile l’indebitamento. Aspetti riferiti tempo fa anche dal sindaco Nicola Fiorita in Aula. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro