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Lamezia, carte rimescolate nel centrodestra: e Mascaro divide anche i centristi

Le scelte dei partiti sull’approvazione del Bilancio continuano a far discutere

Non ci sono al momento i numeri risicati che hanno caratterizzato buona parte del 2023, però alcuni dati politici emersi sulla scia dell’ultima seduta di Consiglio comunale – e dell’adesione di sindaco e parte della maggioranza a Forza Italia – sono ancora da analizzare. Se non altro perché, nonostante la scarsa passione dei cittadini per le strategie palesi e per le manovre sottobanco dei partiti, alla fine sono in ballo equilibri che possono determinare la tenuta dell’amministrazione Mascaro. Con tutto ciò che ne consegue non solo sul piano politico ma anche dal punto di vista prettamente amministrativo, il che incide – e non poco – sulla vita quotidiana degli elettori amministrati.
Se i tanti rivoli in cui si disperde l’opposizione non sono certo una novità, e se con l’approvazione del bilancio di previsione 2024-2026 (13 favorevoli e 8 contrari) è stata confermata la contrarietà all’amministrazione Mascaro – almeno momentanea – di Fratelli d’Italia e Lega, altro discorso da approfondire è quello del rapporto tra il primo cittadino e i centristi, un’area che in passato è stata proprio lui tra le più vicine. L’esempio plastico è offerto da “Noi Moderati”, partito che a Roma è nella maggioranza di governo e che nel Consiglio lametino conta su due rappresentanti (Annalisa Spinelli e Giovanni Saladini).

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