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Catanzaro, il tagliando di Fiorita al Comune. FI si chiama fuori: non ci interessa

Il confronto deciso dal sindaco coinvolgerà non solo i gruppi di maggioranza. L’obiettivo della «discontinuità col passato» apre diverse prospettive. Da valutare gli effetti della posizione critica di Mancuso verso la Lega

Tempi celeri e confronto ampio con le varie componenti consiliari. L’apertura degli “Stati generali” dell’amministrazione comunale annunciata dal sindaco Nicola Fiorita prospetta un cambio di passo per il governo cittadino fatto di nuovi obiettivi e, probabilmente, anche nuovi protagonisti che non necessariamente dovranno sostituire qualcuno ma potrebbero anche risultare in aggiunta.
Il primo cittadino indica una linea rossa, già annunciata peraltro al momento del lancio del tagliando, prima del voto europeo: difesa dei diritti civili, lotta all’emarginazione sociale, solidarietà, fermo contrasto all’autonomia differenziata. Parlerà con la maggioranza ma non solo, annuncia. Non una novità se si ricordano le sue parole al momento del primo tagliando, l’anno scorso, con il rammarico per il mancato ulteriore allargamento del perimetro della maggioranza.

Quest’anno, dunque, ci riproverà, anche parlando con singoli consiglieri, spiega. Della partita non saranno gli esponenti del gruppo di Forza Italia Alessandra Lobello, Luigi Levato, Sergio Costanzo e Marco Polimeni, che in una nota esprimono il totale disinteresse «a governare con la peggiore sinistra della storia catanzarese. Non siamo interessati, per coerenza, storia e visione della città – sottolineano – ad avviare alcun dialogo con questa rovinosa maggioranza; né tantomeno siamo disposti a svendere la nostra credibilità politica in cambio di qualche “rendita di posizione” utile solo al prolungamento dell’agonia politico-amministrativa che caratterizza la giunta Fiorita e che tanto male sta causando al capoluogo». Rivendicano poi come in capo all’amministrazione precedente o al centrodestra le iniziative indicate da Fiorita come segno dell’azione della sua amministrazione e suggeriscono a quanti parteciperanno al tagliando «di valutare con attenzione il da farsi: chiunque continuerà a sostenere questo governo dell’immobilismo sarà reputato corresponsabile da tutti i catanzaresi che hanno a cuore le sorti della città».

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