Avrà probabilmente diversi passaggi chiave la verifica politica a Palazzo De Nobili avviata dal sindaco Nicola Fiorita dopo le elezioni europee. I rapporti con l’area Talerico potrebbero essere (ri)definiti alla luce del ritorno del consigliere regionale in Forza Italia; un confronto che punterà a un chiarimento politico quantomeno complicato vista la coabitazione in seno alla maggioranza di anime di centrosinistra e di centrodestra. Ma le forche caudine di quello che Fiorita ha definito un “tagliando” potrebbero trovarsi in particolare nel confronto con una componente essenziale di un’amministrazione che, al di là di tutto, vuole definirsi progressista, ossia con il Partito democratico.
Il Pd non sembra voler recitare un ruolo da comparsa politica, non a caso già nel maggio scorso l’assemblea cittadina ha ritenuto necessario un approfondimento della situazione al Comune, definendola «molto anomala e non perfettamente in linea con i valori e i principi del partito».
Nei giorni scorsi, anche il circolo dem di Lido ha fatto sentire la sua voce spiegando che le alleanze «non devono sacrificare l’identità politica dell’amministrazione o ridursi a un mero conteggio numerico con partiti o “personaggi” responsabili di politiche penalizzanti per la nostra città e l’intera Calabria». Un vero e proprio muro alzato verso un eventuale dialogo con quelle forze di opposizione legate al centrodestra che, pure, il sindaco comunque incontrerà, avendo annunciato che il giro di consultazioni sarà ampio e volto a provare ad allargare ancora il perimetro della maggioranza.
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