Nel giudizio sul ricorso contro lo scioglimento innanzi al Tar Lazio, proposto dall’ex sindaco Giovanni Macrí e da alcuni consiglieri del suo Esecutivo (che hanno già dato mandato ai legali Fabio Fiorellino, Marco De Seta e Giovanni Nigro del Foro di Cosenza), la triade commissariale che guida il Comune ha proposto di costituirsi come atto dovuto: «Riteniamo di dover difendere l'amministrazione del Comune di Tropea che è stata evocata in questo giudizio - sostengono Roberto Micucci, Vito Turco e Antonio Calenda -, stimiamo che ci siano motivi per cui ci si possa opporre». E quando parlano di amministrazione intendono l’istituzione Comune in senso lato, in difesa dell’Ente e al di là delle amministrazioni che poi ne abbiano la responsabilità. Dal 24 aprile alla guida di Palazzo Sant'Anna, la triade ha superato già le prime prove (e di “busillis” non ne mancano certamente), incassando molti consensi. Non era scontato… visto che erano stati accolti da un clima di diffidenza. Con autorevolezza sono riusciti però a farsi apprezzare, specie davanti a pronte risposte sulle criticità (due su tutte disservizio elettrico e carenza idrica). Ora strizzano l’occhio al futuro: una delle azioni caratterizzanti della commissione straordinaria è adottare la delibera del Piano delle priorità degli interventi perché, laddove ci fossero fonti di finanziamento, siano preminenti.