Catanzaro, Crotone, Vibo

Sabato 23 Novembre 2024

Crisi del Sant’Anna Hospital, il Comune di Catanzaro ci prova

Il Consiglio comunale di Catanzaro, ritenendo necessario che venga aperto un tavolo di confronto tra i vertici della Sanità regionale, i rappresentanti della struttura e le parti sociali per trovare soluzioni concrete che permettano al Sant’Anna Hospital di continuare a operare, ha approvato, all’unanimità dei presenti, un atto di indirizzo con cui si impegna il sindaco Nicola Fiorita ad avviare una immediata interlocuzione con il commissario per il Piano di rientro sanitario calabrese, Roberto Occhiuto. È questo, in estrema sintesi, il risultato della riunione della civica assise che si è tenuta ieri per confrontarsi esclusivamente sulla vicenda della clinica privata catanzarese e sui suoi oltre cento dipendenti in cassa integrazione straordinaria. L’assemblea era stata convocata in modalità aperta con l’invito a partecipare non solo ai dipendenti della clinica, alle sigle sindacali e a chi cura gli interessi della proprietà, quanto, e soprattutto, ai vertici della politica regionale e della sanità calabrese, il presidente della Giunta e commissario Roberto Occhiuto e il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, perché si avviasse un confronto politico-amministrativo volto a ricercare una soluzione stabile alla questione. Per i sindacati sono intervenuti Luigi Veraldi (Cgil) e Antonio Iiritano (Usb). In Aula, però, si sono ritrovati poco più dei due terzi dei consiglieri comunali. Quasi al completo lo schieramento di maggioranza, con le assenze di Antonello Talerico, Antonio Barberio, Danilo Sergi e Giulia Procopi. Dall’altro lato, l’assenza improvvisa di Marco Polimeni per sopraggiunte esigenze familiari ha ridotto la pattuglia di Forza Italia, orfana anche di Alessandra Lobello. In casa Lega, unico presente dei quattro componenti il capogruppo Eugenio Riccio. Nel Misto, assente Antonio Corsi. Ad introdurre il tema, la vicesindaca Giusy Iemma: «Il Consiglio comunale di oggi – ha detto – costituisce un atto politico doveroso, al quale l’assemblea civica non poteva sottrarsi, pur in assenza di competenze dirette in materia. La situazione ci impone di chiedere a tutti i soggetti coinvolti in questa vicenda, a cominciare dal commissario per la sanità e presidente della Regione di compiere ogni sforzo possibile per tentare di mantenere in vita un patrimonio così enorme di conoscenza ma anche di prestigio per la città».

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