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Comune di Vibo, chiusa la Giunta si apre un giallo: il “nodo” Pugliese riavvia le trattative interne

Nuovo rinvio a quattro giorni dal primo Consiglio ma il sindaco deciso a definire per oggi la squadra. L’ex assessora delusa per non essere stata designata alla presidenza del Consiglio. Il Partito democratico riparte dal dialogo. Il M5S pronto a puntare su Miceli e Santoro

La giornata di domani dovrebbe essere quella decisiva per il sindaco della città nel processo tutt’altro che semplice, di formazione della nuova Giunta. Esecutivo sul quale ci sono già alcune certezze ed altri nodi che il primo cittadino dovrebbe sciogliere da qui a qualche ora.
Sono sicuri di far parte della squadra di governo, come è ormai chiaro da qualche giorno, Lorenza Scrugli, eletta nella lista Centro Studi Progetto Vibo, già assessore alle Politiche sociali del primo esecutivo Costa e poi all’opposizione dell’amministrazione Limardo per quasi tutta la consiliatura; Salvatore Monteleone, espressione del medesimo raggruppamento al quale il primo cittadino riserverebbe i Lavori pubblici. Meno certo, ma altamente probabile anche l’impegno in giunta di Marco Talarico, primo degli eletti nella compagine di diretta espressione di Enzo Romeo, rispetto alla cui delega poco o nulla ancora è dato sapere.
Sul fronte Partito democratico, la partita è decisamente più complessa. Assodato che in giunta, con possibile delega alla Cultura, entri Stefano Soriano, già capogruppo dem in Aula nella passata consiliatura, il giallo è rappresentato, da ormai due giorni, dalle determinazioni di Laura Pugliese. Delusa dalla mancata “designazione” per la presidenza del Consiglio, per la quale verrà votato a larga maggioranza il primo degli eletti, la consigliera dem è al momento in pausa di riflessione. Entro domani dovrà chiarire se sia disposta o meno ad entrare in Giunta – la delega possibile sarebbe quella all’Istruzione – oppure rimanere tra i banchi dell’assise cittadina. Il Pd sarebbe costretto a cercare un’alternativa, rispettando sempre il criterio dell’alternanza di genere. Dunque, un’altra donna.

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