Una maggioranza, al momento granitica, trascinata da un sindaco che vive la sua luna di miele con la città. Due opposizioni, forse tre che si lanciano frecciate, tra eletti che si posizionano anche autonomamente rispetto alle forze politiche di appartenenza. La nuova consiliatura, quella targata Enzo Romeo, inizia così. E il dibattito consiliare lo chiarisce ancor meglio, se mai ce ne fosse bisogno. A fare la sintesi del momento è stata la vicecapogruppo del Pd Maria Fiorillo: «Il nostro sindaco – ha spiegato – in questi mesi è stato capace di farsi apprezzare sotto molteplici aspetti, come persona, come politico e come cittadino innamorato della sua città, ha dimostrato di conoscere alla perfezione i molteplici problemi, alcuni dei quali atavici, che in questi anni hanno impedito la crescita di Vibo. E nel suo programma ha individuato già alcune possibili soluzioni, congiuntamente ai fondi da utilizzare per risolvere le tante questioni aperte, per i quali bisognerà studiare la soluzione più veloce ed efficace». La squadra di governo «messa in campo da Enzo Romeo – conclude Maria Fiorillo – è una giunta politica ma formata da persone preparate, da sempre presenti sul territorio e con alte competenze nei rispettivi settori». Entusiasmo che trapela anche dalle parole di Marcella Mellea che punta l’attenzione su «turismo e cultura, soffermandosi sul recupero del centro storico». Di tenore decisamente diverso, le parole di Giuseppe Cutrullà: «Mi aspettavo – irrompe il consigliere anziano dell’Aula rivpògendosi al sindaco – che lei fosse più autoritario in questa fase e non utilizzasse il Cencelli nella distribuzione delle deleghe. Si è piegato un po’ troppo ai partiti che l’hanno sostenuta e non è riuscito a far capire loro che la vittoria è stata solo sua».