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Bando rifiuti, a Catanzaro la polemica continua

La Giunta ha annunciato il ritiro ma ancora gli uffici non hanno pubblicato la determina. Occhi puntati sul futuro dell’assessore Arcuri e del dirigente Dominijanni. Il forzista Costanzo chiede le dimissioni: chi ha sbagliato deve andare via

Il Comune di Catanzaro

Non ci sarebbe ancora la determina dirigenziale di revoca del bando sulla gestione dei rifiuti. Fino al pomeriggio di ieri, infatti, a più di ventiquattro ore dall’atto di indirizzo con cui la Giunta comunale ravvisava le condizioni per l’annullamento in autotutela del bando e la sua successiva revoca, gli uffici non avrebbero ancora dato seguito alla volontà politica, provocando non pochi malumori e ancora qualche preoccupazione nei lavoratori Sieco direttamente interessati dagli errori che hanno reso il bando di gara una questione politica. Ed esponendo, così, la stessa Giunta a ulteriori critiche. Da comprendere le ragioni che sono alla base della mancata definizione amministrativa della revoca, tuttavia la sensazione è che questa comunque arriverà nella giornata odierna.

La revoca, per quanto fortemente voluta dal sindaco Nicola Fiorita e dall’area di maggioranza a lui più vicina, non servirà, comunque, a sopire le polemiche sulla questione: il bando conteneva degli errori le cui ripercussioni sarebbero state tutte appannaggio dei lavoratori e le conseguenze politiche e tecniche della questione dovranno essere affrontate. Nella seduta di Consiglio comunale di martedì, i riflettori delle responsabilità sono stati puntati su Giorgio Arcuri, assessore all’Ambiente, e sul dirigente del settore Igiene Ambientale, Antonio Dominianni.

E sull’argomento, nella giornata di ieri, è tornato Sergio Costanzo, consigliere comunale di minoranza in quota Forza Italia, che già martedì aveva animatamente protestato contro il bando: «O c’è stato un errore politico e quindi l’amico Giorgio Arcuri non ha superato la prima vera prova sulle capacità di indirizzo di questa amministrazione e deve lasciare subito l’incarico, oppure c’è stato un errore tecnico-burocratico da parte degli uffici del settore e quindi il dirigente che ha esposto il Comune e la città intera a una figuraccia oltre a mettere in pericolo il posto di lavoro per parecchi parte di famiglie catanzaresi, deve essere rimosso dall’incarico, spostato in altro settore e il suo agire segnalato al nucleo di valutazione».

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