Catanzaro, Crotone, Vibo

Mercoledì 30 Ottobre 2024

Bando rifiuti, a Catanzaro la polemica continua

Il Comune di Catanzaro

Non ci sarebbe ancora la determina dirigenziale di revoca del bando sulla gestione dei rifiuti. Fino al pomeriggio di ieri, infatti, a più di ventiquattro ore dall’atto di indirizzo con cui la Giunta comunale ravvisava le condizioni per l’annullamento in autotutela del bando e la sua successiva revoca, gli uffici non avrebbero ancora dato seguito alla volontà politica, provocando non pochi malumori e ancora qualche preoccupazione nei lavoratori Sieco direttamente interessati dagli errori che hanno reso il bando di gara una questione politica. Ed esponendo, così, la stessa Giunta a ulteriori critiche. Da comprendere le ragioni che sono alla base della mancata definizione amministrativa della revoca, tuttavia la sensazione è che questa comunque arriverà nella giornata odierna. La revoca, per quanto fortemente voluta dal sindaco Nicola Fiorita e dall’area di maggioranza a lui più vicina, non servirà, comunque, a sopire le polemiche sulla questione: il bando conteneva degli errori le cui ripercussioni sarebbero state tutte appannaggio dei lavoratori e le conseguenze politiche e tecniche della questione dovranno essere affrontate. Nella seduta di Consiglio comunale di martedì, i riflettori delle responsabilità sono stati puntati su Giorgio Arcuri, assessore all’Ambiente, e sul dirigente del settore Igiene Ambientale, Antonio Dominianni. E sull’argomento, nella giornata di ieri, è tornato Sergio Costanzo, consigliere comunale di minoranza in quota Forza Italia, che già martedì aveva animatamente protestato contro il bando: «O c’è stato un errore politico e quindi l’amico Giorgio Arcuri non ha superato la prima vera prova sulle capacità di indirizzo di questa amministrazione e deve lasciare subito l’incarico, oppure c’è stato un errore tecnico-burocratico da parte degli uffici del settore e quindi il dirigente che ha esposto il Comune e la città intera a una figuraccia oltre a mettere in pericolo il posto di lavoro per parecchi parte di famiglie catanzaresi, deve essere rimosso dall’incarico, spostato in altro settore e il suo agire segnalato al nucleo di valutazione».

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