Una coperta corta e le ipotesi per provare a far “correre” Catanzaro Servizi. Gli scenari possibili sono in via di definizione per il rilancio della società partecipata. Il Consiglio comunale ha dato il via libera al piano industriale strategico e finanziario redatto dall’amministratore unico Gianluca Silipo nell’ultima seduta prima della pausa estiva. Ma non tutte le possibilità contemplate nella prima versione del documento sono state raccolte.
La mancanza di risorse sufficienti nel bilancio di Palazzo De Nobili ha infatti portato l’amministrazione comunale a optare per l’affidamento solo di alcuni servizi a rilevanza economica sui quattro ipotizzati nel piano originario. In sostanza si andrà nella direzione di affidare alla società la pulizia degli uffici comunali (che avrà effetti anche in termini occupazionali, con l’assorbimento del personale attualmente alle dipendenze dell’ati Meranese) che si aggiungerà così ai servizi cimiteriali già oggetto di affidamento a gennaio scorso; in ballo anche la gestione delle lampade votive. Ma sono al momento “saltati” la digitalizzazione dell’archivio comunale e la manutenzione del verde, servizi che avrebbero fornito alla partecipata maggiori ricavi e conseguenti margini di manovra più ampi.
Di fatto l’idea dell’amministratore unico era quella di contare su una serie di nuove attività a rilevanza economica per avere risorse tali da riuscire a ottenere credito bancario e gestire al meglio l’indebitamento. Peraltro facendo anche fronte senza troppi patemi alla transazione da 1,6 milioni in tre anni (a fronte di un debito di 2.24 mln) con Aurora srl (“lascito” della vicenda Parco Romani-Ente fiera) e all’acquisizione dei locali di Palazzo Scaccomatto (vicenda Montes, ex Sardaleasing).
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