Catanzaro, Crotone, Vibo

Mercoledì 30 Ottobre 2024

Tensioni al tavolo del centrosinistra di Catanzaro. Pd, Psi e 5S: serve più condivisione

Non è un’implosione ma fa suonare un campanello d’allarme la decisione di Pd, Psi e 5 Stelle di lasciare il tavolo del centrosinistra convocato ieri dal sindaco Nicola Fiorita per entrare nel dettaglio della verifica politica. Si tratta dell’ormai “famoso” tagliando avviato dal sindaco all’indomani dell’esito delle elezioni europee. I rappresentanti dei tre partiti (ed esponenti dei rispettivi gruppi) hanno deciso di lasciare la seduta in rottura con il metodo scelto dal sindaco per portare avanti l’attività di verifica che mira anche ad ampliare e consolidare una maggioranza che tale non era all’esito delle urne nel giugno del 2022 e che al ballottaggio e con l’allargamento a pezzi dell’opposizione arrivato un anno dopo ha trovato numeri più solidi. Nelle settimane passate, il Pd aveva chiesto a più riprese chiarezza politica, mostrando al contempo di non essere entusiasta dell’evoluzione avuta dall’area moderata della maggioranza, rappresentata dai gruppi che fanno capo al consigliere regionale (e comunale) Antonello Talerico, rientrato con Forza Italia. Ma ieri l’oggetto del contendere non è stato questo. A far saltare il confronto spingendo la delegazione dem - costituita dal segretario provinciale Domenico Giampà, dal coordinatore cittadino Antonio Prunestì e dal capogruppo Fabio Celia - a lasciare i lavori, seguita da Gregorio Buccolieri e Masino Paonessa per il Psi e Danilo Sergi per i 5S, è stato dunque il metodo perseguito da Fiorita.

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