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Sistema bibliotecario vibonese, la Regione Calabria «unica salvezza»

Per salvare il Sistema bibliotecario vibonese urge l’intervento della Regione. È quanto trapelato dal confronto tra sindaci dei Comuni aderenti al Polo culturale, tenutosi ieri nel palazzo Municipale di Vibo Valentia. Oltre al sindaco e all’assessore alla Cultura della città capoluogo (rispettivamente Enzo Romeo e Stefano Soriano, sono stati presenti all’incontro i sindaci di Francavilla Angitola (Giuseppe Pizzonia), di San Nicola da Crissa (Giuseppe Condello), di Monterosso Calabro (Antonio Lampasi), di Limbadi (Leo Mercuri), nonché alcuni esponenti delle Amministrazioni comunali di Rombiolo, di Zambrone e di Jonadi.
Non è emerso, sostanzialmente, nulla di nuovo rispetto a quanto già invocato nei mesi scorsi, durante le ultime riunioni tra sindaci ed enti coinvolti. Con la stampa bocche cucite da parte dei più; l’atmosfera percepita è stata pesante: ciò lascia poco margine alla speranza di risollevare le sorti del Sistema bibliotecario. A riferire le proprie posizioni è stato solo il sindaco Giuseppe Pizzonia, che ha spiegato chiaramente: «Bisogna capire dove vogliamo arrivare, ossia se mantenere il Sistema bibliotecario oppure metterlo in liquidazione. Se si intende percorrere la seconda strada – ha sottolineato – non occorrono molti sforzi, procediamo con una comunicazione in Prefettura e chiudiamo la realtà bibliotecaria. Se, invece, riteniamo, come ritengo, che il Sistema bibliotecario sia uno strumento culturale utile alla nostra provincia e ai nostri comuni, dobbiamo adoperarci per tenerlo attivo sul territorio».

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