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Nuova Giunta a Catanzaro, Fiorita: con Talerico non poteva più durare. La replica: intesa con Azione per galleggiare

Il primo cittadino presenta in Consiglio la nuova Giunta dopo l’accordo con il gruppo dei calendiani. Il sindaco sottolinea che i nuovi alleati non hanno chiesto posti nell’esecutivo. L’esponente di FI critica l’accordo raggiunto «di cui non si conoscono le basi»

Schermaglie in Aula, era scontato. Per la prima volta gli ex alleati s’incontravano in un luogo istituzionale. Ma la nuova “maggioranza” - che si muove sul filo delle astensioni - mette uno dopo l’altro i voti (alla fine saranno 15) necessari per approvare la variazione di bilancio relativa, tra le altre cose, ai fondi Pnrr per la costruzione di altri due asili nido in città (nel quartiere marinaro e a Siano).
Un debutto per la neo assessora al Bilancio Luisa Lacava ma un debutto anche per il nuovo esecutivo Fiorita, il terzo, presentato dal sindaco al Consiglio comunale. Proprio il suo intervento dà il “la” al dibattito, vivace, con il suo ex alleato Antonello Talerico e successivamente con il nuovo, Valerio Donato.

«Passaggio cruciale»

Fiorita lancia la giunta «di spessore» precisando che «non vi sono assessori indicati dal gruppo di Azione che vuole avere le mani libere e sostenere l’esecutivo in base ai risultati». Spiega quindi che questo è un «passaggio cruciale dopo un viaggio non agevole partito nel 2022» e che «l’equilibrio raggiunto l’anno scorso (con Talerico, ndr) non poteva più reggere per come era stato congegnato» e ribadisce che il distacco è avvenuto dopo la scelta del consigliere regionale di aderire a Forza Italia, presente in aula con una componente di governo e una, agguerrita, di opposizione. Ricostruisce quindi che quell’alleanza era nata da un «risultato elettorale monco» e che nonostante la lealtà - «di cui sono un pasdaran» scandisce - ha dovuto fare i conti con «il principio di realtà» e procedere all’azzeramento della giunta bollato come «un passo doloroso ma necessario». Quanto a Donato «poteva legittimamente cogliere il momento di difficoltà politica. Invece – evidenzia il sindaco – ha imboccato la strada della fiducia condizionata alla capacità che avremo di incidere sui problemi, rinunciando peraltro a entrare nell’esecutivo con figure tecniche o politiche».

L’ex alleato

Per Talerico l’azzeramento della giunta è stato «un atto indecoroso perché scarica sui precedenti assessori ogni responsabilità». L’esponente consiliare sottolinea la sua «coerenza» nell’aver sostenuto l’amministrazione in questi due anni ma aggiunge che non tutto è stato rose e fiori: «Sono stato accusato di condizionarne l’attività, ma invito chiunque a indicare anche un solo atto sul quale avrei fatto forzature».

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