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Catanzaro, il quadro politico si ricompone ma nei partiti è l’ora delle “lotte” interne

Il quadro politico del Consiglio comunale ora sarà pure più chiaro e omogeneo, con centrodestra e centrosinistra su banchi contrapposti, ma fino al prossimo appuntamento elettorale per il rinnovo degli organi municipali di acqua ne dovrà ancora scorrere. E il quadro, seppure effettivamente ben delineato, è in piena evoluzione su ambedue le sponde.
In casa progressista si va ricostituendo quel fronte che si era spaccato alle amministrative 2022, con Nicola Fiorita da una parte e Valerio Donato dall’altra. Ieri il sindaco ha detto di ritenere «fondamentale» questa ripartenza sostenuto da quello schieramento che lo ha proposto quale candidato assieme ai gruppi civici; è stato in accordo con queste forze politiche, ha aggiunto, che si è deciso di coinvolgere i consiglieri di Azione nel governo della città. Anche se ha poi lanciato una frecciata, intinta nel curaro, all’ex alleato Antonello Talerico, riferendo che anche l’esponente di FI sarebbe stato pronto a sostenere questo allargamento della coalizione.
Dal canto suo Donato ha ribadito la propria essenza di uomo di sinistra, dunque ha fatto capire che la parentesi vissuta in questi due anni e mezzo è ormai chiusa. Una convivenza mal sopportata da entrambe le parti quella con le forze di centrodestra che lo hanno candidato. Uno scenario confermato dallo stesso consigliere forzista Marco Polimeni nel Consiglio comunale di martedì scorso, quando ha definito «un errore di tutto il centrodestra e forse anche di Donato quello di metterci insieme in una coalizione».

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