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Comunali a Lamezia, Speranza "disponibile". Ma "non è un’autocandidatura"

L’ipotesi del ritorno in campo a un decennio dalla fine del suo secondo mandato. L’ex sindaco si dice disposto ad essere "valutato" dal centrosinistra. "Se c’è una figura che aggrega di più lo accetto democraticamente"

Il mantra è che non si tratta di «un’autocandidatura», ma è un passo politico che senza dubbio ha il suo peso: Gianni Speranza, a dieci anni dal termine del suo secondo mandato da sindaco, si dice «disponibile» ad «essere valutato democraticamente dalle forze del centrosinistra». Il tempo dei tatticismi sembra ormai finito, anche perché di tempo la (finora ipotetica) coalizione a cui si richiamano le forze progressiste che si oppongono all’amministrazione Mascaro non ne ha più. Così l’ex primo cittadino, 70 anni e un’esperienza decennale (2005-2015) da amministratore di una città non certo facile da amministrare, rompe gli indugi partendo dall’appoggio già manifestato da movimenti non marcatamente di sinistra (come i centristi di “Base popolare”) e guardando, inevitabilmente, all’annuncio del Pd che, dopo mesi di burrasca interna, si dice pronto ad avviare il confronto in vista delle elezioni comunali della prossima primavera. Ma puntualizza: «Se c’è una proposta che unisce e ha maggiore consenso rispetto alla mia io la accetto democraticamente».

Speranza è disponibile a «farsi carico di uno sforzo di buongoverno – dice in un colloquio con la Gazzetta del Sud – che si misuri innanzitutto con i problemi quotidiani, dalle strade alla pulizia, dalla sicurezza idrogeologica alla questione dell’acqua, senza promettere miracoli». L’obiettivo è «fare recuperare fiducia in se stessa alla comunità attraverso un’amministrazione non autocratica come quella attuale, ma realmente democratica, che non “scomunica” chi dissente e abbia una visione ampia che faccia tornare Lamezia centrale a livello regionale e nazionale».

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