Il Pd di Crotone lancia al sindaco Vincenzo Voce, quando manca più di anno dalle elezioni comunali. E lo fa chiamando a raccolta gli altri partiti del centrosinistra oltre al mondo associativo e a quello delle professioni. È stato questo il senso dell'incontro che s'è tenuto ieri sera in un locale della città che ha portato coloro che hanno deciso di sposare il progetto politico dei Dem a firmare il "manifesto progressista". Il dibattito, che ha sancito ufficialmente l'avvio in netto anticipo della corsa elettorale del Pd culminerà con l'individuazione del candidato a sindaco «che arriverà dopo la scelta del programma». Un passo avanti importante per i democratici se si considera che nel 2020 non hanno neanche la lista. «Dobbiamo rimarcare la nostra identità di sinistra», ha esordito Annagiulia Caiazza, segretaria cittadina del Pd, parlando ad una platea fatta di vecchi e nuovi militanti; di professionisti, imprenditori e sindacalisti. «Se rimaniamo coerenti con noi stessi - ha aggiunto la dirigente dei Dem - vinceremo noi». Chiaro il riferimento alla Giunta Voce che - a detta di Caiazza - «insegue un consenso di quantità e non di qualità», quando invece i Democratici devono puntare «solo ad un consenso di qualità». Entusiasta per il cammino avviato pure Leo Barberio, segretario provinciale del Pd: «Dalla prossima settimana inizieremo a preparare il programma affinché si crei un'alternativa all'attuale amministrazione che sarà chiamata a guidare Crotone per i prossimi cinque e dieci anni». Netto anche il deputato del Pd, Nico Stumpo: «Abbiamo il compito di mettere insieme delle idee per dare un progetto alla città che deve ritornare centrale nel dibattito regionale». Il parlamentare inoltre ha esortato gli iscritti a recarsi «nei quartieri» e a coinvolgere «le associazioni di categoria».