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Vibo, il neo prefetto Colosimo: "Sciogliere un Comune è un vulnus per la democrazia, ma è un sistema di tutela che lo Stato si è dato"

«Vibo Valentia è una provincia piccola ma merita un’attenzione particolare. Sciogliere un Comune, un organo democraticamente eletto, è certamente un vulnus per la democrazia, però è un sistema di tutela che lo Stato si è dato, un sistema fatto di pesi e contrappesi di cui il nostro ordinamento ha bisogno proprio per evitare ricadute negative e, soprattutto, l’indebolimento di un sistema democratico». E’ quanto affermato dal nuovo prefetto di Vibo Valentia, Anna Aurora Colosimo, oggi alla prima uscita pubblica dopo l’insediamento ufficiale alla guida dell’Ufficio territoriale di Governo al posto del prefetto Giovanni Paolo Grieco, trasferito a Foggia dopo essere arrivato a Vibo nel marzo 2023 impegnandosi particolarmente nella lotta alle infiltrazioni mafiose nei Comuni del Vibonese (sua la firma sui commissariamenti di Tropea, Capistrano, Acquaro, Stefanaconi e sull'Asp di Vibo, mentre a giorni il Consiglio dei ministri sarà chiamato a decidere sulle sorti del Comune di Filadelfia).

Proprio in tema di scioglimenti dei Comuni per infiltrazioni mafiose, il prefetto Anna Aurora Colosimo ha voluto ribadire il bisogno e la necessità di una simile previsione nel nostro ordinamento, pena «l'indebolimento del sistema democratico» con evidenti «ricadute negative» per il territorio dall’avere amministrazioni comunali colluse, condizionate o infiltrate dalla criminalità organizzata. «Un sistema a tutela dello Stato», quindi, concetto ribadito pure dal suo predecessore, il prefetto Giovanni Paolo Grieco, il quale nel salutare da ultimo la città di Vibo ha voluto ribadire «la piena esistenza, già oggi, di un sistema di regole e garanzie in tema di scioglimento dei Comuni per infiltrazioni mafiose, con l’interesse dello Stato che non è quello di colpire questo o quello, ma di contemperare gli interessi collettivi, vale a dire la possibilità per tutti i cittadini di potersi presentare alle elezioni sentendosi tutelati rispetto a pressioni o influenze esterne».

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