Il parere negativo alla richiesta avanzata dalla Carmar srl di ampliamento della concessione demaniale marittima all’interno del porto di Catanzaro getta qualche ombra sul futuro a breve termine della struttura diportistica. Anche sulla stessa prospettiva di proroga, pur prevista dalla concessione n. 1 del 2023 con la quale si è concluso il percorso di affidamento alla società crotonese, dopo una lunga fase di stallo durata circa due anni e mezzo passati tra gare deserte, revoche di affidamento da parte del Comune e varie vicende giudiziarie.
Quanto emerso nelle ultime settimane suscita in effetti più d’un dubbio sulle sorti future della gestione dei due pontili oggi in mano alla Carmar; timori espressi di recente anche dai consiglieri di Forza Italia Alessandra Lobello e Antonello Talerico che hanno in particolare rilevato, oltre al parere negativo espresso dalla conferenza dei servizi convocata per discutere della richiesta di ampliamento, le «censure mosse dall’Ufficio circondariale marittimo della Guardia costiera di Soverato», tra questioni legate all’autorizzazione paesaggistica e alcune difformità rispetto al progetto approvato. I due esponenti hanno chiesto lumi su eventuali mosse del Comune una volta venuto a conoscenza di tale situazione, evidenziando anche che a breve la concessione scadrà e il rischio, in assenza di scelte concrete, è di veder nuovamente “affondare” la fruibilità del porto; una preoccupazione peraltro espressa poche settimane fa anche dall’associazione “Amici del porto di Catanzaro Lido”, che dal canto suo aveva sollecitato la proroga dell’affidamento e adesso auspica di poter discutere quanto prima i rinnovi degli ormeggi.
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