Catanzaro, Crotone, Vibo

Mercoledì 15 Gennaio 2025

La tassa di soggiorno a Vibo fa discutere: c’è, ma l’incasso non si... vede

La tassa di soggiorno, ovvero, quello strumento che, nel mondo, le località che vivono di turismo conoscono da decenni. Ebbene, nel capoluogo, l’imposta ha fatto capolino soltanto nel 2020. E per quasi cinque anni è rimasto un talismano, difficile da decifrare persino per gli addetti ai lavori. A tal proposito, nei giorni scorsi, come chiarito dall’assessore alle Attività produttive Stefano Soriano nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, è arrivata l’approvazione di un nuovo regolamento che porta con sé precise prerogative rispetto al passato. In primis, «abbiamo posto attenzione – ha spiegato Soriano – all’aspetto della riscossione, alla tempestività dei pagamenti. E abbiamo notato che, dati alla mano, vi fosse un ritardo, tanto nei versamenti effettuati che nel sistema di aggiornamento delle presenze in città». Una macchina «farraginosa» tanto è vero «che per il 2024, la società di riscossione non è in grado di fornirci il dato degli incassi e delle presenze, mentre a Tropea – ha ammonito ancora l’esponente dell’esecutivo – tutto questo è stato possibile». Constatato ciò, «d’intesa con l’assessore al Bilancio Pina Puntillo – ha rimarcato Soriano – abbiamo attivato le procedure per una puntuale riscossione che consentirebbe una più puntuale programmazione delle attività connesse all’imposta di soggiorno».

leggi l'articolo completo