Il Piano strutturale comunale è pressoché definito ma l’idea di portarlo in Consiglio entro la fine dell’anno per l’adozione è ormai tramontata. Entra in una fase di pausa il percorso di definizione del Psc, lo strumento di pianificazione territoriale che dovrà sostituire il vecchio piano regolatore, ormai risalente a oltre 20 anni fa. La necessità di frenare sul processo di adozione arriva dagli stessi uffici di Palazzo De Nobili, in quanto sono in corso di aggiornamento le linee guida del Pai, il piano per l’assetto idrogeologico, da parte dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale. Si tratta di quel documento che nelle passate settimane ha spinto a sollevarsi diverse amministrazioni comunali e anche gli Ordini professionali, in quanto non adeguatamente coinvolti nell’iter di costruzione dell’aggiornamento del Pai, la cui attuale versione risale al 2001 ed è ormai superata da quegli interventi di consolidamento territoriale effettuati ma anche da mutate esigenze normative.
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