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Centro storico di Catanzaro, è arrivata l’ora di cambiare. Piano sui locali sfitti, un aiuto al commercio

Da un ventennio a questa parte, il centro storico di Catanzaro vive una fase di lento ma apparentemente inesorabile declino. Le mancate o errate scelte in tema di urbanistica da parte delle amministrazioni comunali che si sono succedute e le dinamiche politiche, economiche e demografiche che hanno influenzato l’evoluzione sociale nel Mezzogiorno, hanno finito per ingrigire il presente e il futuro dell’area. Dalla scelta di eliminare i marciapiedi senza però realizzare l’isola pedonale durante l’amministrazione Olivo, alla decisione di portare qualche studente dell’Università a studiare in un immobile privato a pochi passi dal Comune durante l’amministrazione Abramo, a mancare sono state soprattutto una chiara programmazione di medio-lungo periodo e la ferma volontà di perseguirla.
Proprio per coordinare una strategia unitaria sul nucleo originario della città, il sindaco Nicola Fiorita ha scelto la consigliera comunale Daniela Palaia: «La delega – ha spiegato a Gazzetta del Sud – giunge a valle di un percorso avviato al momento dell’insediamento del sindaco Fiorita e volto al riordino delle azioni già programmate per l’area. Vorrei trovare disponibilità alla collaborazione e fiducia tra i cittadini. Lo spirito con cui mi approccio a questa responsabilità è quello di portare alla luce il valore di ciò di cui già il centro storico dispone, vorrei che il centro storico riscopra sé stesso reinterpretando il proprio passato nobile e gentile attraverso la lente della contemporaneità».
La valorizzazione del centro storico passa anche dal coinvolgimento attivo della cittadinanza: «Stiamo definendo il Patto di Sussidiarietà che in molte altre città, grazie a privati cittadini e associazioni, permette di tutelare, valorizzare e rendere fruibili le principali attrazioni culturali di un centro storico, come le nostre stupende chiese, secondo il criterio fondamentale della co-responsabilità tra pubblico e privato. È uno strumento in cui crediamo molto e che ha già incontrato l’entusiasmo di tantissime persone. È poi in definizione anche il nuovo regolamento sul decoro urbano che sarà valido per tutta la città e quindi anche per il centro storico. Sul commercio, infine, credo che a breve annunceremo un’iniziativa interessante calibrata proprio sulle peculiarità del centro storico e dei suoi locali da tempo sfitti».

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