Continua a tenere banco la questione del mancato rinnovo dei contratti di 23 precari Covid, tra infermieri e operatori socio-sanitari, con oltre 36 mesi di servizio. È in programma per oggi alle 10 un sit-in di protesta davanti alla Cittadella regionale, per esprimere il disappunto su tali scelte. Sempre per oggi è attesa la comunicazione – da parte dell’apposita commissione Asp – dei dati relativi alla ricognizione e alla dislocazione del personale, richiesta dai sindacati che hanno sempre seguito la situazione, al fine di verificare l’insistenza o meno degli esuberi emersi dai dati trasmessi nei mesi scorsi.
Intanto anche la politica si sta muovendo: dopo il deputato Riccardo Tucci (M5s) e i consiglieri regionali Raffaele Mammoliti (Pd) e Antonio Lo Schiavo (Misto), che hanno espresso una condanna decisa a quanto si sta consumando presso l’Asp di Vibo Valentia a danno dei precari Covid e della sanità locale, ieri è stato il consigliere regionale Francesco De Nisi (Azione) a intervenire. De Nisi ha inoltrato alla presidente della III Commissione della Regione Calabria competente in materia di sanità, Pasqualina Straface, una richiesta di audizione urgente della terna commissariale attualmente alla guida dell’Asp: «È di pubblico dominio nella Regione Calabria – sottolinea l’esponente di Azione – la grave situazione verificatasi nell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, a seguito del mancato rinnovo dei contratti di lavoro a tempo determinato del personale sanitario». «La mancata proroga dei contratti – aggiunge – ha costretto la Direzione sanitaria a riorganizzare il personale, con trasferimenti da un reparto all’altro o persino tra ospedali distanti decine di chilometri, determinando in alcuni casi il blocco dei ricoveri per insufficienza di personale».
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