Catanzaro, l’asse con Azione presto alla prova dell’aula: transazione Sieco e bando rifiuti “prioritari”
Una maggioranza tutto sommato giovane - è nata, nell’ultima versione, a settembre scorso - ma già con qualche acciacco da superare. Il nodo rifiuti, non solo la questione del bando, ha messo a nudo qualche nervo ancora scoperto nella coalizione che guida Palazzo De Nobili. Il recente rilancio del gruppo Azione sulla necessità di pubblicare al più presto il bando per il servizio di raccolta - al riguardo, anche l’Anac guarda con interesse visto il tempo di 45 giorni concesso per fornire dettagli sui rimedi adottati -, accompagnato dalla “delusione” per aver già superato la fine del 2024 senza che sia stato ancora ultimato, è stato volto anche a sollecitare l’impugnazione della transazione Comune-Sieco del maggio 2022 (decisa dall’amministrazione Abramo). Questo aspetto, stando ad alcune indiscrezioni, starebbe per trovare attuazione; non ci sono al momento dettagli ma la strada imboccata sarebbe ormai questa. Anche perché, altrimenti, il rapporto con Azione si interromperebbe a stretto giro. Quello con la compagine nata all’opposizione e ora in maggioranza, ma senza ruoli, è un rapporto particolare: tra i punti posti alla base del patto di alleanza non sono state inserite richieste di postazioni ufficiali di comando, anche se qualche “area di influenza” è stata indicata in aula dalle forze di opposizione fra bilancio e turismo; ma, certamente, il gruppo non sarà disposto a restare a guardare su questioni inerenti, ad esempio, il futuro delle società partecipate Amc e Catanzaro Servizi. Se prima, dai banchi dell’opposizione, l’attenzione sulle due società era alta, a maggior ragione lo sarà ora che la compagine è organica alla maggioranza. Nel prossimo Consiglio comunale si capirà la condizione delle relazioni tra le parti, anche alla luce di alcuni confronti che dovrebbero avvenire prima della convocazione dell’assise.