L’appoggio degli “ex” dovrebbe essere quello decisivo per l’amministrazione comunale. Che ha ormai capito come dalle parti delle opposizioni sarà d’ora in poi difficile pescare nuovi consiglieri da portare nell’area di governo, a meno di clamorose rotture interne ai gruppi dell’area di minoranza. Gli “ex” in questione sono alcuni di quei consiglieri eletti nelle file delle coalizioni che hanno sostenuto rispettivamente Valerio Donato e Antonello Talerico e che negli ultimi due anni e mezzo - attraverso una serie di operazioni politiche - hanno deciso di lasciare i banchi dell’opposizione per sostenere la Giunta Fiorita (i rappresentanti consiliari eletti nelle liste di Talerico, in verità, già erano nell’area di governo dopo il ballottaggio e fino alla rottura di settembre).
Alla fine della conferenza stampa nella quale, lunedì scorso, ha illustrato l’attività svolta nei primi due anni e mezzo di mandato e cercato di cambiare la narrazione sulla sua amministrazione comunale, il sindaco Nicola Fiorita è parso esprimere una prudente fiducia sulle sorti del governo cittadino.
Si è mostrato cosciente di avere numeri risicati in Aula ma, d’altro canto, ha anche auspicato di poter contare su quei consiglieri esterni con i quali i rapporti si sono via via saldati negli anni. L’intervento recente di Antonio Barberio, Giulia Procopi, Francesco Scarpino e Raffaele Serò sui sugli impegni dell’amministrazione per le scuole e i bambini non sembra lasciare molto spazio all’immaginazione. E se in aula Rosario Mancuso non ha mai messo i bastoni tra le ruote al governo cittadino, allora il quadro pare ampliarsi ulteriormente; in seconda convocazione, proprio come avveniva durante l’amministrazione Abramo e ormai da quasi un anno a questa parte, il Consiglio, anche tra assenze incrociate, potrebbe non essere un problema insormontabile.
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