Gli scenari a breve termine relativi al bando per l’affidamento della raccolta differenziata dei rifiuti sono stati al centro, tra gli altri argomenti, della conferenza dei capigruppo che si è riunita ieri mattina a Palazzo De Nobili. È stato il sindaco Nicola Fiorita a riferire sullo stato dell’arte di un iter travagliato, che ancora dalla scorsa estate non ha visto la luce fuori dal tunnel tra ritiri “traumatici” della precedente versione del bando - finita anche al centro di una crisi politica di maggioranza - e diverse questioni da far quadrare, poi affrontate anche in sede di concertazione con le organizzazioni sindacali. Prima tra tutte la vicenda relativa all’assorbimento dell’intero personale oggi in forze alla Sieco da parte della futura società appaltatrice. Ma anche quella, fondamentale per poter fare quanto previsto, relativa alle risorse necessarie per sostenere un bando quinquennale da circa 60 milioni di euro, anche se destinato con ogni probabilità a essere un domani - al momento non v’è però certezza sui tempi - superato dalla gestione unica per l’area centrale che seguirà alla procedura di Arrical, l’Autorità regionale rifiuti e idrico che prenderà in mano l’intero settore in Calabria. Proprio Arrical sta analizzando già da circa una settimana il piano economico-finanziario (Pef) relativo al bando del Comune di Catanzaro, nel quale ci sono i vari dettagli sulle risorse stanziate e su come verranno reperite. A partire dall’aumento della Tari (la tassa sui rifiuti) di una percentuale intorno al 6%. Proprio la tempistica di questa analisi ha fatto slittare quel cronoprogramma teorico che aveva fatto ipotizzare la pubblicazione del bando di gara entro la prima metà di febbraio.