Catanzaro, Crotone, Vibo

Venerdì 31 Gennaio 2025

Il sindaco Parise puntualizza: "Mesoraca è un paese con una storia millenaria, le cui radici affondano nella Magna Grecia"

Annibale Parisi - Mesoraca

Non è andata giù al sindaco la frase di Luca Fazzo, apparsa su “Il Giornale” del 29 gennaio scorso, che così recitava: "Li Gotti, che da un borgo selvaggio come Mesoraca, perso tra i monti della Sila". Immediata e piccata la protesta da parte del sindaco Annibale Parise, che contesta la definizione di "borgo selvaggio" e sottolinea invece che “Mesoraca è un paese con una storia millenaria, le cui radici affondano nella Magna Grecia, e non può essere definito in modo tanto superficiale e inaccurato. Invitiamo, chi ha scritto l’articolo, a consultare il collega Vittorio Macioce, che abbiamo avuto l’onore di ospitare nel nostro comune durante la rassegna letteraria “Mesoraca in Festival”. Sarebbe più che utile per chiarire quanto il nostro borgo sia vivo e dinamico, lontano da una definizione che non rende giustizia alla nostra realtà. Se, in effetti, continua la nota del sindaco inviata alla redazione del giornale, c'è qualcosa che può essere definito “selvaggio” a Mesoraca, questa è la nostra natura: verde, incontaminata e, proprio per questa sua bellezza, oggetto di crescente interesse da parte di numerosi turisti. Siamo già in contatto con la redazione per chiedere una smentita formale di tale sciagurata affermazione. In assenza di una risposta tempestiva e soddisfacente, ci vedremo costretti a tutelare il buon nome del nostro paese nelle sedi competenti”. La vicenda è scaturita dalla denuncia presentata dall’avvocato Luigi Li Gotti, nativo di Mesoraca, che vive a Roma, il quale con la sua denuncia di qualche giorno fa ha fatto finire sotto inchiesta mezzo governo, tra cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro dell’interno Matteo Piantedosi, il ministro della giustizia Carlo Nordio ed il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, indagati per favoreggiamento e peculato.

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