Catanzaro, Crotone, Vibo

Venerdì 07 Febbraio 2025

Lo spettro delle dimissioni al Comune di Catanzaro. Tante richieste ma (ancora) poche firme

Tutti (o quasi) ne parlano, pochi (per ora) aderiscono. E, nel frattempo, l’amministrazione comunale tira dritto, senza curarsi di quella parola-moloch “dimissioni” che continua a serpeggiare tra le file delle opposizioni. Il cielo sopra Palazzo De Nobili continua, insomma, a rimanere variabile. Le porte girevoli che finora hanno caratterizzato l’esperienza della coalizione che sostiene l’amministrazione Fiorita, con ingressi e uscite, queste ultime anche repentine, dall’area di governo non sembrano aver scosso più di tanto il sindaco. In effetti a più riprese il primo cittadino ha sempre ribadito l’intenzione di andare avanti, esprimendo una certa fiducia nei numeri in aula. I Consigli comunali in seconda convocazione non sconvolgono ormai più nessuno: nel precedente mandato era prassi, in questo lo è diventata ormai da qualche mese a questa parte, già prima dell’uscita di Antonello Talerico e Francesco Assisi dalla maggioranza e anche durante la recente permanenza-lampo del gruppo Azione. Dunque, lo spettro delle dimissioni non sembra creare particolari paure all’amministrazione, tra fatalismo - «accada quel che deve accadere» sospira qualche esponente di maggioranza - e fiducia. Anche perché va sempre più chiudendosi la finestra temporale per raccogliere 17 adesioni da presentare a un notaio per dimettersi contestualmente e portare così allo scioglimento dell’assise, con l’obiettivo di tornare al voto tra il 15 aprile e il 15 giugno prossimi. La deadline dovrebbe essere quella del prossimo 24 febbraio. Ma cosa sta succedendo tra le forze politiche? Finora soltanto in tre hanno sottoscritto pubblicamente in Aula un documento di dimissioni: Sergio Costanzo, Marco Polimeni e Valerio Donato, sfidando gli altri a fare lo stesso. Ma ad oggi i numeri non sembrano esserci.

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