L’area di governo di Palazzo De Nobili sta alla finestra e osserva le polemiche che imperversano in alcune aree del centrodestra. L’ipotesi dimissioni di massa che aleggia da giorni tra le opposizioni non sembra fare proseliti, anche se i gruppi di minoranza si dicono pronti a farlo senza, però, trovare una sintesi. È in particolare sull’asse Forza Italia (Talerico)-Lega che le tensioni si fanno sentire. Il gruppo del Carroccio giovedì ha auspicato la convocazione di un tavolo del centrodestra - ribadita ancora ieri anche dal commissario regionale Filippo Mancuso - prima di arrivare a tentare una spallata all’amministrazione, attaccando il consigliere Antonello Talerico per il suo passato da alleato di Nicola Fiorita, «contribuendo ai risultati disastrosi». L’esponente di FI non aspetta molto nel ribattere duramente sostenendo che quello della Lega «è un attacco personale che non ha nulla di politico». Quanto alla disponibilità del Carroccio di essere pronto alle dimissioni a patto che si convochi il tavolo del centrodestra, Talerico chiede perché ancora non ne abbiano parlato né abbiano chiesto un incontro per valutare un valido progetto. A suo avviso «la Lega ha sottoscritto un accordo con Fiorita non solo di non belligeranza, ovviamente non a titolo gratuito». E quanto alla sua alleanza, il consigliere mette in evidenza la sua decisione di uscirne in quanto «nulla di quello che avevamo chiesto è stato messo in campo». Quanto alla Lega, gli rinfaccia poi di essere «gli attori principali di questa situazione», avendo sostenuto un candidato di sinistra (Valerio Donato) e avendo condotto «il centrodestra alla sconfitta».