Da un lato il centrodestra cittadino che, dopo due anni e mezzo di purgatorio all’insegna della frammentazione scaturita dalla campagna elettorale del 2022, prova a riaccendere i motori della coalizione in vista dei prossimi appuntamenti con il voto, guardando alle amministrative del 2027. Dall’altro un centrosinistra che sembra mancare di un’anima condivisa e che, in una fase delicata per l’amministrazione comunale, non sembra ancora rispondere alla “sfida” del centrodestra. Anzi, con il partito più rappresentativo della coalizione di governo municipale, il Pd, scaglia una picconata sul fronte progressista. E mette i puntini sulle “i” rispetto alla partecipazione istituzionale del sindaco Nicola Fiorita al congresso cittadino di Fratelli d’Italia. Al di là della nota con la quale il consigliere comunale di maggioranza Tommaso Serraino - «Catanzaro ha bisogno di una politica di visione, non di barricate» - ha replicato all’uscita del segretario cittadino del Partito democratico, Antonio Calogero, a Palazzo De Nobili la presa di posizione dem ha suscitato qualche perplessità.