Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

"Salviamo le edicole" di Catanzaro, Capellupo e Palaia: la mozione approvata dal Consiglio comunale un segnale di attenzione per la categoria

“Promuovere la conversione delle edicole in centri di servizio al cittadino e valutare l’esenzione o la riduzione del canone per l’occupazione del suolo pubblico per gli esercenti della categoria. E’ la sintesi della mozione approvata dal Consiglio comunale che ha un titolo simbolico, Salviamo le edicole, e che impegna il sindaco e la giunta ad attivare una serie di iniziative mirate a salvaguardare attività sempre più in difficoltà negli ultimi anni". Lo hanno affermato, in una nota, i consiglieri comunali Vincenzo Capellupo e Daniela Palaia.

"Il provvedimento arriva a coronamento di una serie di incontri sulla materia, che ha visto anche il primo cittadino a confronto con le associazioni di categoria. Sulla scorta di misure già adottate a livello nazionale, anche a Catanzaro - hanno proseguito Capellupo e Palaia - si può pensare di agevolare gli edicolanti nell’integrare la propria attività commerciale, tramite accordi o convenzioni, per favorire l’accesso ai servizi comunali attraverso il rilascio di certificati anagrafici o modulistiche per altri servizi senza dover necessariamente recarsi negli uffici. Un’opportunità, quindi, per ampliare i canali di accesso dei cittadini ai servizi della Pubblica amministrazione che, sperimentata altrove, ha già prodotto risultati apprezzabili".

"Il punto più importante della mozione - hanno concluso i due consiglieri comunali - è quella inerente il peso non indifferente che la Tosap continua ad avere sulle tasche degli edicolanti. L’amministrazione, per quanto possibile, deve andare incontro ad operatori che, con passione e sacrificio, continuano a svolgere un ruolo prezioso per diffondere la cultura e l’informazione nella nostra comunità. Sarebbe opportuno predisporre l’esenzione della tassa per almeno tre anni, al fine di sostenere e valorizzare queste attività e garantire loro una maggiore stabilità economica. Oppure, quantomeno, proporre un canone simbolico come gesto concreto di vicinanza per una categoria che il Consiglio comunale ha voluto attenzionare con un documento chiaro e significativo”.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia