Il centrodestra? «È pronto anche a tornare alle urne». Il candidato a sindaco? «Lo troveremo, non c’è nessun problema». Il commissario regionale della Lega, Filippo Mancuso (presidente del Consiglio regionale) indica possibili scenari futuri per la città. A domanda diretta su un suo impegno in prima persona quale potenziale candidato non si sbilancia: «È del tutto prematuro parlarne».
Ma a margine dei lavori del convegno organizzato dal Carroccio nel quartiere marinaro, che ha chiamato a raccolta i neo commissari dei vari centri della provincia e tanti amministratori, Mancuso fornisce diversi spunti sullo stato di salute di una coalizione, quella di centrodestra, che dopo la frammentazione alle amministrative del 2022 sta adesso cercando di rinsaldare l’unità. Anche usando le maniere forti. Ne è prova il documento sottoscritto dai tre partiti - Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia - con il quale, ha ricordato l’esponente regionale, sono stati tagliati fuori dal perimetro del centrodestra tutti quei consiglieri che hanno sostenuto il bilancio di previsione presentato dall’amministrazione Fiorita in Consiglio.
«Chi è nel perimetro lo ha dimostrato» sottolinea, ribadendo che «il centrodestra è unito, i suoi tre partiti lo sono». Ma è un passo ancora non sufficiente per poter tentare alcuna spallata: «Non avevamo i numeri per porre fine all’amministrazione: in 14 hanno votato a favore del bilancio, tre si sono astenuti e, se ci fosse stato bisogno, quindi avrebbero votato a favore. Di fatto sono maggioranza, dunque dobbiamo guardare in faccia la realtà: non abbiamo ancora i numeri per mandarli a casa».
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