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Progettazione “gratuita” del Psc. Catanzaro ha fatto giurisprudenza

La Cassazione annulla la sospensione comminata all’architetto Dinale dall’Ordine di Como. «Nessuna violazione deontologica», la partecipazione alla gara è stata ritenuta legittima

In nove anni i cambiamenti su appalti e incarichi professionali sono stati tanti. Sono intervenute sentenze, realizzate nuove norme. Ma tutto (o almeno una parte) è partito da Catanzaro. E da quel bando di gara pubblicato dal Comune nel 2016 per la redazione del Piano strutturale (Psc) - che per la cronaca è ancora in via di adozione - che prevedeva un compenso, evidentemente simbolico, di 1 euro e 250mila euro a titolo di rimborso spese.

Un passo che all’epoca sollevò un vespaio di polemiche: insorsero gli Ordini professionali (e non solo quelli provinciali), furono presentati ricorsi al Tar che diede loro ragione. Poi il Consiglio di Stato ribaltò quell’esito, dando ragione al Comune, spostando l’attenzione sull’utilità economica - che include anche elementi immateriali come il ritorno d’immagine - più che su quella meramente finanziaria. Quell’impianto, dunque, ha retto. E sta reggendo, ancora fino ad oggi, tanto che a realizzare il Psc dalle bozze iniziali, passando per il documento preliminare approvato dal Consiglio comunale a dicembre 2023, è sempre lo studio D:rh architetti associati si è aggiudicato quel bando al quale è stata l’unico partecipante.
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