
Sono due centri del territorio vibonese, Francica e Ionadi, non direttamente coinvolti tra i territori destinatari della procedura d’infrazione comunitaria, ma il sub-commissario alla depurazione Antonino Daffinà, in perfetta sinergia con la linea d’indirizzo del commissario Fabio Fatuzzo, intende ugualmente ascoltare le richieste e, se possibile, provare a dare soluzioni alle annose problematiche, nell’ambito relativo al Disinquinamento della fascia costiera vibonese- Area omogenea Mesima, per circa sei milioni di euro. Così, a conclusione di un duplice momento di riflessione con i sindaci dei due centri interessati, Fabio Signoretta per Jonadi e Michele Mesiano per Francica, coadiuvato dal Rup Giulio Palma, Daffinà ha le idee chiare, mettendo sul tavolo due possibili percorsi da seguire, nel solco della progettualità già esistente per il comprensorio vibonese.
Un primo iter punterebbe all’accorpamento dei comuni di Ionadi, San Costantino Calabro e Francica, con un preciso obiettivo: realizzare un unico sistema fognario e depurativo con precise caratteristiche. Sostanzialmente, si punterebbe alla messa in opera di un collettore a gravità di circa quattrocento metri fino all’impianto di sollevamento ubicato nel centro di Ionadi. Quindi, si procederebbe alla realizzazione di un ulteriore impianto di sollevamento che convogli i reflui verso San Costantino e Francica, per concludere con la messa a punto di una rete fognaria intercomunale, con collettori e condotte a gravità per il convogliamento dei reflui, fino a un nuovo impianto di depurazione consortile, proprio nel territorio di Francica.
Diverso l’altro approccio immaginato dal commissario, con l'idea di collettare i reflui di Ionadi al nuovo depuratore di Filandari (in corso di progettazione con altro intervento di titolarità commissariale), appositamente dimensionato per circa 8.000 abitanti equivalenti. Parallelamente, si perseguirebbe la strada di accorpare San Costantino e Francica, collettando ad un nuovo impianto appunto nel secondo dei due comuni.
Due piste percorribili, partendo, tuttavia, da paletti ben precisi che il Commissario Daffinà ha voluto porre per evitare fughe in avanti. “Il nostro obiettivo –ha sottolineato al termine dell’incontro con i due sindaci –è sempre quello di migliorare la depurazione anche in quei centri non direttamente interessati dalla procedura d’infrazione comunitaria. Certo, va puntualizzato che Jonadi, San Costantino e Francica non sono centri oggetto dei nostri interventi, per i quali non disponiamo delle risorse necessarie alla realizzazione di opere specifiche. Possiamo tuttavia –ha concluso il subcommissario con una significativa apertura –promuovere, nel rispetto delle funzioni e delle prerogative di ciascuno, mettere in campo ogni iniziativa con i soggetti competenti, Arrical e Regione Calabria, allo scopo di individuare soluzioni efficaci per la soluzione di criticità che, ne siamo consapevoli, soffocano questi territori”.
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