Disco verde al progetto esecutivo per il nuovo impianto di depurazione che sorgerà a Cirò Marina. Un’opera di straordinario significato che punta su una diminuzione significativa dell’impatto ambientale, consentendo alla cittadina turistica del Crotonese, di affrontare con maggiore serenità e meno rischi, sia il periodo estivo che la stagione della vendemmia, in quella che è la patria calabrese dell’industria vitivinicola. La presentazione del progetto ad opera dell’equipe di professionisti che lo hanno messo a punto, realizzandolo in Bim, un modello 3D integrato con i dati fisici, prestazionali e funzionali della costruzione, è avvenuta nel pomeriggio di ieri a Catanzaro, nella sede della Cittadella, al cospetto del subcommissario alla depurazione Tonino Daffinà, del rup Antonio Stranges e del sindaco di Cirò Marina e presidente della provincia di Crotone, Sergio Ferrari. L’impianto, che sorgerà nell’area adiacente a quella attuale, consentirà di trattare un carico di 28mila abitanti equivalenti e dunque basterà a fronteggiare il “carico fluttuante” estivo e autunnale, per via del turismo e dell’attività vitivinicola. Un aspetto assolutamente prioritario, se si pensa che l’attuale impianto, che sorge nell’area adiacente, proprio in quelle fasi dell’anno va sistematicamente in crisi, determinando non pochi disagi per la popolazione. L'intervento, il cui costo complessivo supera i 10 milioni di euro, prevede il potenziamento della capacità depurativa e un nuovo schema funzionale delle due linee di trattamento, con abbattimento degli odori e dei rumori oltre che con opere di mitigazione che consentono l'inserimento dell'infrastruttura nel contesto urbano in cui si trova. A breve è prevista la verifica del progetto presentato dall’impresa, da parte dei tecnici della struttura subcommissariale e già prima dell’estate dovrebbe tenersi la gara. L’obiettivo è chiaro: consegnare i lavori ed aprire il cantiere entro l’inizio del prossimo anno. Al nuovo depuratore guarda con grande attenzione, specie per le sue peculiarità, il subcommissario Antonino Daffinà, lesto ad evidenziare “come, sul fronte della depurazione, si stia tentando di portare alcuni comuni di straordinaria importanza fuori dalla procedura d’infrazione comunitaria dell’Unione europea 2014/2059, senza trascurare alcun dettaglio. L’idea, infatti, laddove sia possibile, come nel caso di Cirò Marina, è quella di realizzare o integrare sistemi di depurazioni, limitando persino l’impatto visivo, tanto che, approssimandosi al depuratore, neanche se ne abbia la percezione, come peraltro avviene in altre zone del Paese”. Soddisfatto, a conclusione della presentazione del progetto, pure il sindaco di Cirò Marina Sergio Ferrari: “Abbiamo presentato, oggi, un progetto straordinario –spiega al termine del confronto. E per questo dobbiamo ringraziare il subcommissario Antonino Daffinà, per l’attenzione, l’impegno, la disponibilità e la vicinanza al nostro territorio. Non era affatto scontato che si potesse arrivare a questo. Esisteva uno studio di fattibilità che oggi si è trasformato in un progetto esecutivo con risorse finanziarie importanti. Soltanto quando c’è attenzione al territorio ciò si può raggiungere. Noi abbiamo fatto la nostra parte ma anche Regione e subcommissario ci hanno dato tanto ascolto che si è tradotto in un progetto che andrà a risolvere le criticità dell’impianto di depurazione di Cirò Marina. Infatti, vi sarà un miglioramento sul piano tecnologico, nella gestione delle acque reflue e del sistema di depurazione. Da sottolineare –conclude Ferrari - come l’impatto sulla comunità e sui turisti sarà decisamente diverso, visto che non sarà più prodotto alcun odore nauseabondo, dal momento che l’impianto è stato studiato proprio in tale ottica, prevedendo anche interventi di mitigazione urbana che lo neutralizzeranno”.