Lamezia città che può e deve garantire un futuro ai giovani, impedendo che le nuove generazioni vadano a mettere radici altrove. Questo è un po’ un leit motiv di tutti e tre i candidati a sindaco: sia Doris Lo Moro (centrosinistra), che Mario Murone (centrodestra) e Gianpaolo Bevilacqua (candidato civico) nei loro programmi hanno una particolare attenzione per la continua fuga dei cervelli, non più solo verso il Nord Italia ma verso l’Europa e anche i Paesi oltreoceano. Murone, nel suo programma afferma di «voler rilanciare le politiche giovanili come leva per lo sviluppo sociale, culturale ed economico della città. Si intende intraprendere una collaborazione attiva con gli Its (Istituti tecnici superiori) della Calabria per attivare sedi e corsi sul territorio, in settori strategici come logistica, agroalimentare, turismo e digitale». E, ancora, si pensa a percorsi di formazione professionalizzante e continua «anche in sinergia con il mondo delle imprese e del Terzo settore». Per i Neet (soggetti che non studiano e non lavorano) si prevedono tirocini formativi e borse-lavoro; si intende istituire anche un incubatore comunale per startup e imprese giovanili. Il programma di Bevilacqua prevede il “Progetto Giovani” «motore di una nuova stagione culturale e sociale con la creazione di spazi giovanili, servizi notturni di trasporto pubblico, festival musicali, eventi sportivi e ricreativi. Daremo centralità anche alle tradizioni locali – è scritto nel programma – coinvolgendo i giovani nella loro riscoperta e valorizzazione. Parte del progetto sarà dedicata al sostegno economico per iniziative organizzate da giovani per i giovani, promuovendo creatività e imprenditorialità». Inoltre, con l'Università Magna Graecia sarà realizzata una “Tessera Studenti” che offrirà sconti su trasporti, cinema, teatri, musei, parcheggi e altri servizi. Nel programma di Lo Moro viene evidenziata la necessità «di moltiplicare ed attrezzare luoghi pubblici di aggregazione e di partecipazione sia per attività culturali e lavorative che per il tempo libero. Servono biblioteche aperte e diffuse sul territorio – continua il documento programmatico –. La creazione di luoghi di collaborazione e di incontro, di spazi coworking pubblici e a disposizione del cittadino, potrà favorire il radicamento sul territorio comunale di imprese soprattutto giovanili, e attivare occasioni di lavoro fuori dalle strutture aziendali». Per la candidata del centrosinistra «Lamezia deve stare al centro del circuito regionale e meridionale e quello che serve alla popolazione giovanile e, più in generale alla popolazione attiva, è la possibilità di trovare lavoro». L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale